Il mercato immobiliare dal post-pandemia ad oggi

Il mercato immobiliare dal post-pandemia ad oggi è stato oggetto di molte discussioni e analisi soprattutto perché è stato influenzato da un evento eccezionale che ha cambiato abitudini e suggerito nuovi bisogni per vivere la casa in modo più confortevole, soprattutto nei primi 12 mesi dopo la fine della prima grande emergenza.

Quel che è accaduto nel post-pandemia ancora oggi influenza il mercato, tenendo conto anche di tutti gli aiuti statali previsti per “muovere” il settore dell’edilizia, da sempre considerato uno dei motori dell’economia.

Tra i fondi destinati a sostenere la domanda del mercato immobiliare:

Il settore immobiliare ha subito notevoli cambiamenti nel corso degli ultimi anni. Inizialmente, il mercato ha subito una brusca frenata a causa delle incertezze sul futuro economico e occupazionale. In seguito, si è registrato un notevole aumento delle vendite e dei prezzi delle case, perché è cresciuta la domanda e si è ridotta l’offerta.
Nel post-pandemia la domanda è cresciuta soprattutto in una direzione: avere più spazio e possibilmente un accesso all’esterno

Una delle tendenze che hanno influenzato il mercato immobiliare post-pandemia è stato l'aumento della domanda di case più grandi e spaziose, in particolare per le famiglie che sono state costrette a trascorrere più tempo a casa. L’esigenza di avere spazio e soprattutto un affaccio esterno (terrazzo, balcone) è diventata prerogativa di chi ha scelto di accrescere il confort di casa e avere un ambiente da vivere e condividere con piacere.
Sempre in seguito alle restrizioni, nei mesi successivi, è aumentata la richiesta di una casa in campagna o nei centri minori (anche seconda casa) sia per l’acquisto che per l’affitto.

Un altro fattore importante che ha influenzato il mercato immobiliare nel post-pandemia è stato il progressivo aumento dei tassi di interesse, che ha inciso negativamente sulla domanda di case e il prezzo delle proprietà.

Se i tassi di interesse aumentano, infatti, diventa più complicato ottenere finanziamenti per l'acquisto di una casa.

Secondo l’Omi (Osservatorio Mercato Immobiliare) nel quarto trimestre 2022 si è registrato una flessione del 2.1% (confrontata al dato dello stesso periodo nell’anno precedente) del mercato residenziale. Il totale delle compravendite immobiliari è stato di circa 208.000, ben 4000 in meno rispetto al 2021. In controtendenza rispetto agli anni post-pandemia, si è venduto meno nei comuni (-2.6%), mentre i capoluoghi hanno contenuto la variazione (-0.9%).

Nord-Est e Centro Italia hanno registrato una variazione particolarmente negativa (-5.1% e -3.8%) mentre il Nord Ovest regge con un -1.8% influenzato soprattutto dalla diminuzione di contratti per i comuni più piccoli. Il Sud ha subito la flessione meno importante (-0.2%) confortata da un aumento delle vendite nei capoluoghi (+1.2%).

Solo nelle Isole, è cresciuta la vendita di immobili con +5.1% rispetto al 2021.

La diminuzione delle compravendite è proporzionale alla dimensione dell’unità abitativa. Le case più grandi risultano infatti le meno vendute, addirittura -8% per superfici superiori a 145mq. Tra 85 mq e 115 mq la flessione è del 1,1% mentre tra i 115 mq e i 145 mq è di -3.1%.
Le transazioni per case di più piccole dimensioni (fino a 85 mq) invece risultano in crescita soprattutto nel Nord Ovest.

Come detto precedentemente sono cresciute le vendite nei capoluoghi, mentre hanno subito una battuta d’arresto le compravendite nei centri minori.